TERAMO – Come previsto, nonostante alcune polemiche in seno al governo stesso, il Consiglio dei ministri è intervenuto per salvare la Banca Popolare di Bari, commissariata da Bankitalia mentre cercava un miliardo di euro per una complessa ricapitalizzazione. Questa arriverà dallo Stato, che nel 2020 finanziarà con 900 milioni Invitalia, per rafforzare il Mediocredito Centrale "affinché questa promuova, secondo logiche di mercato, lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento, anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, da realizzarsi anche attraverso il ricorso all’acquisizione di partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie, e nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali partecipazioni".
Il tutto è contenuto in un decreto che il Consiglio dei ministri ha approvato in seratata, al secondo tentativo dopo 48 ore, di un altro Consiglio al quale non avevano partecipato M5S e Italia Viva, in lite sulle misure da adottare. Prevista la costituzione di una Banca di Investimento, che nascerebbe dalla ‘scissione’ delle acquisizioni fatte dal Mediocredito Centrale. La formazione passerà attraverso un decreto con il quale il Ministero dell’Economia acquisirà attività e partecipazioni, con l’intero capitale sociale, senza dovere alcun corrispettivo. Le operazioni saranno realizzate in un regime di esenzione fiscale.
La riunione del sindaco D’Alberto. Ed è questo l’aspetto che dovrebbe ‘preoccupare’ maggiormente il fronte non pugliese della Banca Popolare. Lo stesso sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, questa mattina incontrerà i sindacati in un tavolo da lui stesso convocato, per fareil punto sulla situazione, e questo sarà il nuovo argomento in discussione: il salvataggio attraverso la nascita di una nuova Banca del Sud, riguarderà anche i dipendenti abruzzesi (ex Tercas ed ex Caripre) e umbri del Gruppo?
"In base al decreto verrà disposto un aumento di capitale che consentirà a MCC, insieme con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e ad eventuali altri investitori, di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari (BPB), confermando così la determinazione del Governo nel tutelare i risparmiatori, le famiglie, e le imprese supportate dalla BPB", si legge nel comunicato finale del Cdm.
"Il presidente del Consiglio solleciterà a Bankitalia e ai commissari un’azione di responsabilità sui vecchi manager, prestando soldi agli amici degli amici che non li hanno restituiti", ha detto Luigi Di Maio dopo l’approvazione da parte del Cdm del decreto "Salvi i risparmi – aggiunge – Nessuna pietà per i manager e gli amici degli amici".